Cosa serve per trovare un nuovo lavoro? Nella nostra testa questa domanda ha una risposta automatica: un CV e degli annunci per cui candidarsi. E’ esattamente quello che facciamo quando decidiamo di metterci in “modalità ricerca”. Mettiamo mano al curriculum e navighiamo alla ricerca dell’annuncio perfetto. Negli ultimi anni, inoltre, con l’esplosione di LinkedIn, abbiamo aggiunto a queste azioni base anche la revisione o l’attivazione del profilo LinkedIn.

Il mondo del lavoro pullula ormai anche in Italia di consulenti carriera e di suggerimenti, spesso gratuiti e quasi sempre validi, per il curriculum, per il colloquio, per il personal branding sui social. In teoria tutti dovrebbero sapere tutto, vista la sovrabbondanza di informazioni sul tema. Eppure se intervisti un HR manager, un selezionatore, un imprenditore, ti dicono che una delle loro maggiori difficoltà è quella di reclutare personale, perchè le persone si presentano mediamente male e non si sanno valorizzare neè sulla carta, nè sui social, nè dal vivo.

Chi seleziona si lamenta: “non riesco a trovare persone in gamba che si presentino bene.”

E’ strano che chi seleziona si lamenti, visto che in linea teorica è molto semplice conoscere i “trucchi” per strutturare bene il CV, muoversi bene su LinkedIn, dire “la cosa giusta” durante il colloquio. Perchè allora questo scollamento tra idee (buone) e azioni?

Semplicemente perchè tutti i suggerimenti di cui stiamo parlando riguardano un “prodotto” molto particolare: una persona, te stesso. E quindi subentrano infiniti condizionamenti psicologici ed emotivi: “So che dovrei scrivere questo, ma non fa per me; so che dovrei dire questo, ma non ce la faccio; so che dovrei fare questa telefonata, ma mi sento a disagio e non credo ci riuscirò.”

La nostra personalità ci impedisce spesso di accogliere i suggerimenti del consulente di carriera.

Abbiamo una personalità, abbiamo una storia, abbiamo uno stile di comunicazione, abbiamo da qualche parte dei freni inibitori che spesso ci impediscono di “fare la cosa giusta.” Le dritte che trovi sul web servono a poco se nn sono sintonizzate sulla tua situazione personale specifica. Questa è la vera consulenza di carriera: ti conosco, raccolgo le tue peculiarità (personalità, valori, aspirazioni, autopercezione, competenze), e ti offro dei feedback personalizzati. Spesso i risultati si ottengono non perchè si è imparato a fare un bel CV o un bel post, ma perchè si è lavorato sulla mentalità e sui comportamenti di tutti i giorni, riconoscendoli prima e modificandoli poi.

Non bastano i trucchi, ma non bastano neanche le riflessioni sulla personalità e sulle soft skills.

Consulenza di carriera significa anche parlare di business e seguire le logiche del business. Bisogna comprendere bene le specificità dei singoli mestieri, la portata delle competenze tecniche in gioco, l’architettura degli organigrammi, dei percorsi professionali, dei processi decisionali.

Se dunque cerchi un lavoro e senti il bisogno di un aiuto ricordati che leggere un articolo o un ebook è utile, che guardare un videotutorial può essere utilissimo, ma che se vuoi passare dalle informazioni ai fatti hai bisogno di vera consulenza per parlare di te, di come sei fatto, delle tue competenze e dei tuoi progetti, tenendo aperto non il libro dei sogni ma una finestra sul vero mercato del lavoro, sempre più cinico e competitivo.

Sviluppo brevemente il mio ragionamento in questo video: