Il presupposto del coaching è che di fronte a certe sfide e a certi “mal di pancia” si resta inesorabilmente soli. Le persone intorno a noi per mille motivi non riescono a offrirci soluzioni, e guardandoci allo specchio non troviamo nessuna ispirazione. Questo ci chiedono i nostri clienti: “Ascoltami, aiutami a mettere ordine nei miei pensieri, provocami con idee che posso trasformare in soluzioni concrete e a portata di mano”.
Avere un coach è, quindi, una responsabilità: se ce l’hai è perché hai deciso di cambiare qualcosa nel tuo modo di lavorare e di vivere, un cambiamento piccolo, magari, ma un cambiamento vero.
Coaching
Il nostro approccio al coaching
Cosa fa un coach?
- Ti provoca con le sue domande;
- Ti offre feedback puntuali e spassionati;
- Ti aiuta a inquadrare correttamente i problemi;
- Allena con esercizi mirati il tuo focus mentale;
- Ti aiuta a trovare esercizi/indicatori per trasformare le tue parole in azioni;
- Ti spiega come sviluppare un approccio ed un linguaggio non giudicante rispetto alle performance tue o del tuo team.
Per chi un coach?
- Imprenditori;
- Manager;
- Artisti;
- Sportivi;
- Giovani alle prese con scelte importanti (studio o lavoro).
Come funziona il coaching?
Le sessioni possono essere preferibilmente tenute in presenza ma ci si può avvalere degli strumenti di videoconferenza. La prima sessione viene definita “sessione zero”, è la sessione conoscitiva. Il coach e il coachee capiscono solo dopo il primo incontro se la chimica di interazione funziona: il coaching, infatti, resta un processo di lavoro che si fonda sulla fiducia e sul trovarsi in sintonia l’uno con l’altro.
In molte situazioni, sulla base degli obiettivi concordati, è importante che il coach si metta a disposizione, al di là delle sessioni pianificate, per essere presente dal vivo o telefonicamente in modalità pronto intervento, in momenti specifici, prima di un evento importante (una riunione, una presentazione, un esame, una gara).
Chi ci ha scelto
Nel 50% dei casi i nostri clienti sono aziende che vogliono investire sui loro manager. Nel restante 50% i clienti sono persone che investono di tasca propria nella propria crescita, professionale e personale.
Parliamone
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